Titanio

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Il Titanio è un metallo con numero atomico 22 e simbolo chimico Ti.

Titanio
Aspetto dell'elemento
Titanio metallico
Dati fisico/chimici
Scandio ← Titanio → Vanadio
Numero atomico 22
Simbolo Ti
Temperatura di fusione 1 668 °C
Temperatura di ebollizione 3 287 °C
Anno della scoperta 1791
Scopritore William Gregor e Martin Heinrich Klaproth


Origini del nome[modifica | modifica sorgente]

Il suo nome deriva dal latino Titanus, Titano, nome del dodicesimo figlio di Gea e Urano tra i titani. Nel 1795 Martin Heinrich Klaproth battezzò l'elemento con il nome dei Titani della mitologia greca.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]

Il titanio è un elemento metallico che è ben conosciuto per la sua resistenza alla corrosione (quasi quanto il platino) e per il suo alto rapporto resistenza/peso. È leggero, duro, con una bassa densità. Allo stato puro è abbastanza malleabile, lucido, di colore bianco metallico. Tuttavia, le leghe di titanio non sono facilmente lavorabili.

Il punto di fusione è 1668 °C, mentre il punto di ebollizione è di 3287 °C. Queste proprietà rendono il titanio molto resistente.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Il titanio fu scoperto nel 1789 nei minerali di rutilo dal chimico tedesco Martin Heinrich Klaproth. Qualche anno dopo (nel 1791) il presbitero inglese William Gregor riconobbe la sua presenza nell'ilmenite.

Il titanio metallico puro venne preparato per la prima volta nel 1910 da Matthew Albert Hunter.

Il metallo di titanio non venne usato al di fuori dei laboratori fino al 1946 quando William Justin Kroll dimostrò che il titanio poteva essere prodotto commercialmente tramite riduzione del tetracloruro di titanio con il magnesio (processo Kroll, il metodo oggi più usato).

Diffusione in natura[modifica | modifica sorgente]

infiammabile

Il titanio non si trova libero in natura, ma è il nono elemento per abbondanza nella crosta terrestre ed è presente in molte rocce ignee e nei sedimenti da esse derivanti. Si trova principalmente in alcuni minerali nonché nei titanati e in molti minerali ferrosi.

Significativi depositi di minerali di titanio si trovano in Australia, Scandinavia, Nord America, Malaysia e nel Parco naturale regionale del Beigua in è Liguria.

Il metallo si può trovare nei meteoriti ed è stato rintracciato nel sole e in alcune stelle. Il titanio si trova inoltre nelle ceneri di carbone, nelle piante ed anche nel corpo umano.

Usi[modifica | modifica sorgente]

Grazie alla loro resistenza (anche alla corrosione), leggerezza, e capacità di sopportare temperature estreme, le leghe di titanio vengono utilizzate principalmente nell'industria aeronautica e aerospaziale, anche se il loro utilizzo in prodotti di consumo quali mazze da golf, biciclette, componenti motociclistici e computer portatili, sta diventando sempre più comune.

Il titanio viene usato per fabbricare parti dei propulsori marini, come rivestimento delle casse degli orologi, per produrre gemme artificiali relativamente morbide, nella produzione delle lenti per gli occhiali. È un metallo usato nei piercing perché è inerte e ha una colorazione piacevole.

Sicurezza[modifica | modifica sorgente]

La polvere di titanio metallico è altamente infiammabile, mentre i sali di titanio sono spesso considerati relativamente innocui. Composti con il cloro, sono corrosivi ed a contatto con acidi possono liberare . Allo stato gassoso è tossico se inalato.

Curiosità[modifica | modifica sorgente]

Il titanio dà il nome al capitolo 14 del libro Il sistema periodico, scritto da Primo Levi. In questo capitolo egli racconta un dialogo tra una bambina chiamata Maria e un uomo che sta dipingendo i mobili e le sedie di casa sua.

Fonti consultate[modifica | modifica sorgente]

  • wikipedia
  • chimica.online