Terremoto

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Zone sismiche nel mondo

I terremoti o sismi[1] sono movimenti bruschi improvvisi della superficie terrestre che dimostrano l'esistenza di enormi forze interne alla terra[2].

Onde sismiche[modifica | modifica sorgente]

Le onde sismiche partono e arrivano da[3]:

  • Il punto dove avviene l' improvvisa rottura degli strati rocciosi in profondità è detto ipocentro, dal quale si propagano le onde sismiche in tutte le direzioni.
  • Il punto della superficie terrestre in cui arrivano prima le onde sismiche e dove si manifesta le scosse più forti è detto epicentro.

Tipi di onde sismiche[modifica | modifica sorgente]

  • Onde primarie:

Le onde primarie sono le prime ad essere percepite dal sismografo perché sono le più veloci; sono anche dette onde longitudinali o onde di compressione poiché fanno vibrare le particelle della roccia nella stessa direzione di propagazione dell'onda si propagajno sia nei solidi che nei liquidi.

  • Onde secondarie:

Le onde secondarie sono registrate dal sismografo per seconde perché hanno velocità inferiore alle prime e sono anche dette trasversali , poiché fanno vibrare le particelle della roccia in direzione perpendicolari a quella di propagazione dell'onda. non si propagano nei liquidi.

  • Onde lunghe:

Quando le onde primarie e secondarie arrivano in superficie, generano le onde lunghe dette anche superficiali, che sono responsabili delle scosse più violente.

Terremoti in mare[modifica | modifica sorgente]

I sismi in mare avvengono perché l' epicentro si trova sul fondale marino perciò le onde sismiche si propagano nell'acqua provocando la formazione di un onda gigantesca detta maremoto o tsunami; tale onda diventa sempre più alta man mano che si avvicina alla costa.

Scale di misura dell'intensità sismica[modifica | modifica sorgente]

La forza di un terremoto viene valutata con due metodi diversi tra loro, basati su due diverse grandezze: l'intensità e la magnitudo[4].

  • Per valutare l'intensità[5], ci si può basare sugli effetti che il sisma provoca sulle persone, sulle costruzioni e sulla superficie terrestre.

A questo scopo è usata la scala Mercalli che venne ideata dal sismologo Giuseppe Mercalli ed è suddivisa in 12 gradi di intensità crescente. La scala Mercalli non è però molto precisa; infatti due terremoti, pur avendo la stessa intensità, possono provocare effetti diversi a seconda del luogo un cui avvengono (città, deserto) e del tipo di costruzioni che vi si trovano (edifici, antisismici o no).

  • La magnitudo è la forza del sisma, ossia la reale energia misurata dai sismografi; è l'unità di misura usata nella scala Richter, che prende il nome dallo studioso che la ideò nel 1935.

La scala Richter è suddivisa in dieci gradi e permette di confrontare tra loro sismi diversi poiché si basa su dati oggettivi.

La scala Richter è "aperta" cioè non prevede valore massimo; il massimo valore di magnitudo sinora registrato è di 8,75.

Strumenti di misura[modifica | modifica sorgente]

Sismografo[modifica | modifica sorgente]

Kinemetrics seismograph.jpg

Wikisaurus.svg Per approfondire vedi la pagina: Sismografo.

Le onde sismiche vengono registrate con il sismografo e dai sismogrammi, tracciati che mostrano le onde sismiche dei diversi tipi ed è possibile ricavare molte informazioni importanti come ad es. l’entità e la durata di un terremoto oppure il suo epicentro[6].

Misure antisismiche[modifica | modifica sorgente]

Conoscere quali sono le zone ad alto rischio sismico è importante per poter prevenire le vittime e i danni che i terremoti causano.

I geologi hanno rappresentato nelle carte sismiche le zone ad alta, media e bassa sismicità, in base all'intensità e frequenza dei terremoti.

Ci sono delle misure che l'edilizia rispetta per limitare i danni dovuti a eventi sismici nei centri abitati: si limita l’altezza degli edifici, si costruiscono strade ampie, si aumentano gli spazi tra un fabbricato e l’altro, si proteggono o isolano le condutture e le canne fumarie, perché spesso ai terremoti seguono incendi, il materiale di costruzione più idoneo è il cemento armato.

Compito della protezione civile è organizzare i soccorsi nel caso in cui si verifichi il terremoto, istruendo la popolazione, anche tramite esercitazioni, sui comportamenti da tenere nel momento di emergenza, come a scuola nelle simulazione d’evacuazione.

Cosa fare in caso di terremoto[modifica | modifica sorgente]

  • Cercare riparo vicino ad una porta o un muro portante o sotto una trave, perché se si rimane al centro di una stanza si rischia di essere feriti da crolli di vetri, intonaco, oggetti
  • Non precipitarsi fuori dall’edificio usando le scale che sono la parte più debole dell’edificio
  • Non usare l’ascensore perché potrebbe bloccarsi
  • Se possibile al termine della scossa chiudere gli interruttori di gas e corrente elettrica per evitare incendi
  • Alla fine della scossa se possibile uscire dall’ edificio e raggiungere in uno spazio aperto il punto di raccolta
  • Non bloccare le strade permettendo ai mezzi di soccorso di arrivare velocemente
  • Se bloccati dalle macerie, evitare di urlare e, se scarseggia l'aria, respirare profondamente, riparare bocca e naso dalla polvere con un pezzo di stoffa e chiudere gli occhi e cercare un pezzo possibilmente metallico e battere per segnalare la presenza di persone ancora in vita.

Lo stato all’avanguardia nelle costruzioni antisismiche è il Giappone. È considerato il paese più antisismico del mondo.

Note[modifica | modifica sorgente]

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]