Montagna

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Il Monte Bianco supera i 4000 metri di altezza.[1]

Una montagna è un rilievo della crosta terrestre alto almeno 600 metri al di sopra del livello del mare[2][1] fatto di roccia e terra.[1] Insieme alla collina e alla pianura, fa parte degli ambienti e dei paesaggi di terra.[3][4] Nelle carte geografiche fisiche i monti sono colorati di marrone, di tonalità più scura man mano che ne aumenta l'altitudine[5], cioè l'altezza.

Origine ed evoluzione[modifica | modifica sorgente]

In base al modo in cui si formano, le montagne possono essere classificate in[2][6]:

Nel corso di milioni di anni, le montagne subiscono l'erosione da parte di acqua, ghiaccio e vento, che le arrotondano, e la loro altezza si abbassa fino a diventare colline o zone pianeggianti.[2]

Terminologia[modifica | modifica sorgente]

Baite di legno, alberi e una cima innevata in un paesaggio montano in Svizzera

Un insieme di montagne vicine tra loro[7] con le cime allineate[1] si chiama catena montuosa.[7][1] In Italia ne sono un esempio le Alpi e gli Appennini, catene di origine tettonica.[2][6]

Il punto più basso tra due montagne, da percorrere a piedi per superare una catena montuosa, si chiama passo o valico.[7][1]

La parte più alta della montagna si chiama cima o vetta.[3][7][1] Un massiccio è una montagna con tante cime vicine; una catena può contenere massicci.[1] Nella parte alta della montagna di solito si accumula la neve[3] e c'è una massa di ghiaccio[7][1], il ghiacciaio[3][7][1], che non si scioglie mai del tutto neanche in estate.[1]

Il fianco o lato della montagna si chiama versante.[7][1]

Ai piedi della montagna, il punto più basso di una montagna[1], si possono trovare boschi[3] e la valle[1][7], uno spazio pianeggiante[1] che spesso presenta un corso d'acqua.[7]

Flora e fauna[modifica | modifica sorgente]

Verso le vette, il clima freddo rende difficile la vita di animali e piante; sopra i 3000 metri l'acqua ghiaccia e sopravvivono i resistenti muschi e licheni.[8] Intorno ai 3000 metri, si sono adattati stambecchi e camosci.[8] Sotto i 3000 metri ci sono prati con stelle alpine.[8] Tra i 2000 e i 1000 metri ci sono boschi di aghifoglie (pini e larici), che hanno foglie adatte per la neve, mentre sotto i 1000 metri i boschi di latifoglie ospitano orsi, lupi, lepri e volpi.[8]

Attività umane[modifica | modifica sorgente]

Un pastorello italiano di Esinio Lario con una mucca.

Le montagne sono poco abitate dagli esseri umani per il clima freddo e la pendenza.[9] Paesi e piccole città sono costruite a fondovalle.[9][1] Tra gli elementi antropici del paesaggio di montagna si può ritrovare un traforo, cioè un tunnel o galleria scavato nella montagna per far passare una strada[7][1], oppure la baita, tipica abitazione di montagna[3], fatta di pietra e legno e con il tetto spiovente per non far accumulare la neve.

A valle si coltivano piante resistenti al freddo, come alberi da frutto, patate, segale, legumi e foraggio.[9] Nei prati di alta montagna, invece, pascolano[1][9] mucche, pecore e capre, che forniscono carne, latte e i suoi derivati.[9]

I boschi delle montagne forniscono legname e i suoi corsi d'acqua vengono incanalati in dighe per generare energia nelle centrali idroelettriche.[9]

L'ambiente di montagna attira il turismo per l'aria pulita, la possibilità di fare escursioni e di sciare.[9] Pertanto l'uomo vi costruisce alberghi[9][10][1], impianti di risalita[9][10] come le funivie, strutture sportive[1] come le piste da sci.[9]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. 1,00 1,01 1,02 1,03 1,04 1,05 1,06 1,07 1,08 1,09 1,10 1,11 1,12 1,13 1,14 1,15 1,16 1,17 1,18 1,19 HUB Scuola, "La montagna".
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 2,8 D'Agostino, 2019, pag. 98.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 Scuola Futura, 2019, pag. 36.
  4. D'Agostino, 2019, pag. 92.
  5. D'Agostino, 2019, pag. 84.
  6. 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 6,5 6,6 Fiorito&Maniotti, 2016, pag. 142.
  7. 7,0 7,1 7,2 7,3 7,4 7,5 7,6 7,7 7,8 7,9 D'Agostino, 2019, pag. 99.
  8. 8,0 8,1 8,2 8,3 D'Agostino, 2019, pagg. 104-105.
  9. 9,0 9,1 9,2 9,3 9,4 9,5 9,6 9,7 9,8 9,9 D'Agostino, 2019, pag. 100.
  10. 10,0 10,1 Scuola Futura, 2019, pag. 34.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • Gruppo Didattico Scuola Futura, Mia e Leo nel Paese delle Meraviglie 2 - Libro delle discipline, Mondadori Education, 2019.
  • Paola D'Agostino, Mia e Leo nel Paese delle Meraviglie 3 - Libro delle discipline, Mondadori Education, 2019.
  • Elena Fiorito, Paola Maniotti, L'origine delle montagne, in Navigazioni 3 - Storia Geografia, Mondadori Education, 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]

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Questa voce è stata eletta Voce in evidenza il 10 dicembre 2022