Illuminismo

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Una stampa raffigurante "la bottega del caffè", punto di incontro per gli intellettuali durante il movimento culturale.

L'illuminismo fu un movimento culturale e filosofico nato nel corso del Settecento. Si sviluppò in Francia ma ebbe successo anche nel resto d'Europa[1]. Questo movimento nacque servendosi della luce della ragione e dell'apporto della scienza per "illuminare" la mente degli uomini offuscata da superstizioni e ignoranza, che portò ad un'evoluzione delle idee in fatto di religione, scienza, filosofia, politica, economia e storia.

Il nome e il motto[modifica | modifica sorgente]

L'Encyclopédie

Viene chiamato Illuminismo perché la luce della ragione doveva finalmente rischiarare il mondo dalle tenebre dell'ignoranza. Secondo il filosofo Immanuel Kant il motto di questa nuova cultura poteva essere: « Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! »

Personaggi principali[modifica | modifica sorgente]

I protagonisti dell'Illuminismo sono:

  • Montesquieu, che si occupò di politica.
  • Denis Diderot, che creò "l'Encyclopédie o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri."
  • Jean-Jacques Rousseau, che parlò per primo di contratto sociale a proposito delle forme di governo.
  • Voltaire, che pensava che la monarchia assoluta non fosse sempre un male per la società, a patto che il re agisse secondo i principi della ragione.

L'Encyclopédie[modifica | modifica sorgente]

L'Encyclopédie è un opera composta da 28 volumi, dei quali 11 sono dedicati a tavole illustrate, diretta da Jan-Baptiste D'Alembert e Denis Diderot. L'opera studiava tutti i campi del sapere e conteneva descrizioni dettagliate di tecniche, macchine e dei vari aspetti di lavoro degli uomini.

Il contratto sociale[modifica | modifica sorgente]

Il contratto sociale è un opera del 1762 scritta da Jean-Jacques Rousseau. Lo scritto sosteneva che i mali della società sono causati dalla proprietà privata, dalla differenze economiche e dalla sottomissione dei poveri nei confronti dei ricchi. Il rimedio era uno stato nel quale il popolo fosse il sovrano, cioè uno stato in cui le decisioni venissero prese direttamente dal popolo.

Idee degli illuministi[modifica | modifica sorgente]

L'illuminismo ha prodotto un grande cambiamento nel campo delle teorie politiche. Lo spirito delle leggi, scritto da Montesquieu, spiega le caratteristiche delle diverse forme di governo: monarchia, repubblica e dispotismo (potere incontrollato di una sola persona). Inoltre divide il potere dello stato in tre parti: potere legislativo (fare le leggi), esecutivo (applicare le leggi) e giudiziario (giudicare chi infrange le leggi). È importante che i tre poteri vengano esercitati da persone e istituzioni diverse.

Luogo di incontro degli illuministi[modifica | modifica sorgente]

Le botteghe del caffè nel XVIII secolo erano usate come luogo di incontro dagli intellettuali e dagli uomini di lettere che mentre bevevano il loro caffè leggevano il giornale e parlavano di politica, economia e problemi sociali. I caffè divennero luogo di incontro anche per gli illuministi.

Il caffè e gli illuministi[modifica | modifica sorgente]

Per far capire l'importanza dei caffè come punto di incontro per gli intellettuali basti pensare che gli illuministi chiamarono la loro rivista "Il Caffè". Sulla rivista venivano scritte le conversazione tipiche che si svolgevano nella bottega.

Galleria[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. Chiedi alla storia, Vol. 2, Franco Amerini, Roberto Roveda, Edizioni scolastiche Bruno Mondatori

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]



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Questa voce è stata eletta Voce in evidenza il 10 maggio 2017