Cerio
Cerio | |
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Dati fisico/chimici | |
Lantanio ← Cerio → Praseodimio
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Numero atomico | 58 |
Simbolo | Ce |
Temperatura di fusione | 795 °C |
Temperatura di ebollizione | 3 443 °C |
Anno della scoperta | 1803 |
Scopritore | Martin Heinrich Klaproth , Carl Gustav Mosander e Jöns Jacob Berzelius |
Il cerio è un elemento chimico della tavola periodica con numero atomico 58. Il suo simbolo è Ce.
Storia[modifica | modifica sorgente]
Il cerio venne scoperto nel 1803 in Svezia da Jöns Jacob Berzelius e Wilhelm Hisinger , ed in Germania , scoperto indipendentemente da Martin Heinrich Klaproth. è stato il primo dei Lantanidi ad essere scoperto nel 1803. Il nome cerio venne dato da Berzelius dal nome del pianeta nano Cerere, scoperto due anni prima (1801).
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]
Il cerio è un metallo duttile, malleabile e di colore bianco-argenteo. Si ossida rapidamente quando è esposto all'aria e può essere tagliato facilmente con un coltello. Utilizzato in alcune leghe a base di terre rare, è simile al ferro, ma più morbido, più duttile e più malleabile.
Caratteristiche chimiche[modifica | modifica sorgente]
Il cerio è l'ottavo numero atomico e il suo simbolo è il Ce. È composto da tre isotopi stabili e uno radioattivo. È molto reattivo : si appanna rapidamente nel aria. Si dissolve in acidi.
Usi[modifica | modifica sorgente]
Il cerio è usato in leghe ferro-alluminio, nell'acciaio inossidabile come agente indurente precipitante, per fare i magneti permanenti , per produrre i catalizzatori e per lucidare il vetro. è utilizzato anche per le lampade utilizzate nell'industria del cinema. Viene utilizzato per creare composti di vetro, ma anche per creare smalti colorati.
Disponibilità[modifica | modifica sorgente]
Fra gli elementi delle terre rare, il cerio è l'elemento più abbondante nella crosta terrestre. È contenuto in un certo numero di minerali, i più importanti dei quali sono l'allanite , la monazite , la bastnasite, l'hydroxylbastnasite, il rhabdophane e la synchysite.
Precauzioni[modifica | modifica sorgente]
Il cerio, come tutte le terre rare, è moderatamente tossico. È un forte riducente e si incendia spontaneamente all'aria se riscaldato fino a 65–80 °C. Il cerio può reagire con lo zinco in modo esplosivo e la sua reazione con il bismuto e l'antimonio è molto esotermica. I fumi esalanti da incendi di cerio sono tossici. Non si deve usare acqua per spegnere incendi di cerio, perché dalla reazione chimica fra cerio e acqua si sprigiona idrogeno, che è altamente infiammabile. Lavoratori esposti al cerio hanno accusato prurito, sensibilità al calore e lesioni cutanee; animali cui sono state iniettate forti dosi di cerio sono morti per collasso cardiovascolare. L'ossido di cerio è un potente ossidante ad alte temperature e reagisce con materiale organico combustibile. Anche se il cerio in sé non è radioattivo, il cerio commercialmente disponibile può contenere tracce di torio, che invece lo è. Il cerio non svolge alcun ruolo biologico noto negli organismi viventi.
Curiosità[modifica | modifica sorgente]
Può essere trovato nelle case in apparecchiature quali televisori a colori, lampade fluorescenti . Il cerio è pericoloso sul luogo di lavoro, dato che polvere e gas possono essere inalati con l'aria. Al cerio è dedicato uno dei racconti del libro il sistema periodico di Primo Levi.
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]
Cerio su it.wikipedia