Giovanni Boldini

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Giovanni Boldini

Giovanni Boldini.jpg
Foto in bianco e nero di Giovanni Boldini

Nome
Cognome
Sesso
Luogo di nascita
Data di nascita
Luogo di morte
Data di morte
Attività
Giovanni
Boldini

Ferrara
31 dicembre 1842
Parigi
11 luglio 1931
pittore


Giovanni Boldini è stato un pittore italiano.

Vita e opere di Giovanni Boldini[modifica | modifica sorgente]

È famoso per i suoi ritratti delle donne più famose della Parigi di fine Ottocento. Grazie al suo stile elegante e alle sue pennellate delicate, Boldini è riuscito a cogliere nei suoi dipinti il fascino, la vitalità e il romanticismo della Belle Epoque, periodo storico che va dall'ultimo ventennio dell'Ottocento all'inizio della Prima Guerra Mondiale. Le donne ritratte da Giovanni Boldini: bellissime, eleganti, estremamente vanitose, per merito del pittore ferrarese. Boldini non si limitava a ritrarre le donne, catturandone la bellezza per soddisfare chi gli ordinava i lavori, ma coglieva in ognuna di loro un tratto distintivo, qualcosa che le rendesse uniche. Riesce a farsi notare grazie al suo talento fin da ragazzino, quando prova a riprodurre alcuni dipinti di Raffaello. A sedici anni perfeziona il suo talento frequentando i corsi di pittura di Girolamo Domenichini a Ferrara. Il passaggio fondamentale per la sua carriera di artista lo compie nel 1862 quando si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nella città toscana frequenta il celebre Caffè Michelangelo, meta degli artisti della città e così entra in contatto con i Macchiaioli, un gruppo di artisti dell’Ottocento che lottavano per innovare la pittura in Italia.

Il 1867 è un anno fondamentale per Giovanni Boldini. Il pittore si trasferisce a Parigi per visitare l’Exposition Universelle (grandi esposizioni che si tengono fin dalla metà del XIX secolo) ed ha l’occasione di vedere dal vivo le opere di Courbet, rimanendo affascinato dalla capacità del pittore francese di riprodurre la realtà. Nel suo soggiorno in Francia conoscerà anche i pittori impressionisti Édouard Manet, Alfred Sisley ed Edgar Degas. A ventotto anni (1870) si trasferisce a Londra, grazie all’amico William Cornwallis-West che gli mette a disposizione un attrezzatissimo studio al centro della città. L’esperienza londinese aiuterà Boldini ad entrare nei salotti degli aristocratici europei fino a diventare uno dei ritrattisti più richiesti. L'avventura inglese dura un solo anno. Già nel 1871 Boldini è a Firenze per poi trasferirsi definitivamente a Parigi dal 1872.

Ormai è un vero artista, discusso dagli aristocratici ma soprattutto dalle nobildonne dell’epoca che, oltre a posare per l'artista italiano, spesso ne diventarono amanti, come accade con la bella contessa Gabrielle de Rasty ritratta in pose più o meno provocanti. Una delle opere più interessanti di Giovanni Boldini è sicuramente il ritratto di Luisa Casati, realizzato nel 1908. È uno dei dipinti più celebri della “Divina marchesa” (Luisa Casati), che aveva un'interpretazione perfetta dell’eleganza e della follia della Belle Epoque. Oltre che splendide donne, Giovanni Boldini ritrasse anche passanti in strada, gente nei caffè e celebrità dell’epoca come il compositore italiano Giuseppe Verdi, ritratto in un dipinto del 1886. Con la fine della Belle Epoque e i cambiamenti sociali che finirono nella Prima Guerra Mondiale l’attività artistica di Boldini fu meno intensa, ma ebbe comunque grandi ringraziamenti.

Nel 1919 all'artista viene infatti assegnato un titolo d'onore nella Légion d’honneur (ordine cavalleresco, istituito da Napoleone Bonaparte) e del titolo di grande ufficiale della Corona d'Italia (corona utilizzata come simbolo), nonostante si fosse ritirato dall’attività artistica due anni prima, a causa di un grave e improvviso abbassamento della vista. Dopo la sua morte, quando l’artista aveva ottantanove anni, il nome di Boldini venne dimenticato, come se la sua arte fosse stata solo una moda passeggera. Verrà riscoperto all’inizio degli anni Sessanta e gli verrà riconosciuto il ruolo nella storia dell’arte italiana grazie allo stile delle sue pennellate che sarà fonte di ispirazione per gli artisti futuristi.

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