Volpe

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Dei cuccioli di Volpe rossa

Con il nome volpe, che usiamo quotidianamente, vengo indicate 24 specie di mammiferi diffuse in Europa, America, Africa ed Asia. La specie più diffusa è la volpe rossa.

Alimentazione[modifica | modifica sorgente]

Un corsac adulto

Questi animali sono onnivori. Tutte le specie mostrano una grande adattabilità rispetto al cibo, e usano tecniche di caccia che possono variare dall'appostamento furtivo fino all'attacco improvviso. Tranne l'otocione che si nutre di termiti, non esistono grandi differenze nella dieta delle varie specie, tranne quelle costituite dal tipo di prede a disposizione in natura. Le volpi polari si nutrono di uccelli marini, pernici bianche, invertebrati marini, frutti e bacche e delle carcasse che trovano nelle loro metodiche esplorazioni delle spiagge. Le puntate sulle spiagge coincidono con la bassa marea, che lascia allo scoperto cibo fresco.

Ecologia[modifica | modifica sorgente]

un fennec

Le abitudini alimentari simili delle varie specie possono influenzarne la distribuzione geografica, a causa della competizione per il cibo. Un tempo si pensava che la volpe polare e quella rossa fossero separate a causa della notevole capacità delle volpi polari di resistere alle basse temperature: il loro metabolismo non inizia a crescere fino a -50 °C, mentre quello delle volpi rosse aumenta a partire da -13 °C. Tuttavia le volpi rosse sono state a volte trovate in regioni perfino più fredde di quelle abitate dalle volpi polari, così che sembra logico dedurne che le due specie siano separate dalla competizione alimentare: la volpe rossa pesa oltre il doppio di quella polare e necessita di conseguenza di una maggior quantità di cibo; pertanto nelle regioni più settentrionali, dove scarseggiano le prede, non può controbilanciare adeguatamente i consumi energetici come invece fa la volpe polare.

Riproduzione[modifica | modifica sorgente]

Una volpe artica nel periodo di muta

Le volpi si riproducono una volta all'anno. Il numero dei cuccioli è normalmente da 1 a 6 per cucciolata; a seconda dell'ambiente, la media dei cuccioli di volpe rossa varia da 4 a 8: il numero massimo di feti trovati in una femmina di volpe rossa è 12.

Le femmine hanno 6 mammelle. I periodi di gestazione noti sono di 60-63 giorni per la volpe rossa e di 51 per il fennec. I cuccioli sono in genere messi alla luce in gallerie (scavate dalle stesse femmine o strappate ad altre specie) o in fenditure delle rocce. Piccoli di volpe rossa sono stati trovati anche in alberi cavi, presso i muri delle case o nell'erba alta.

Struttura sociale[modifica | modifica sorgente]

Le volpi sono state descritte come carnivori solitari che cacciano individualmente piccole prede per le quali una caccia in cooperativa sarebbe più efficace a dispetto della loro leggendaria astuzia. Anche tra le volpi vi sono specie minacciate: la volpe di Darwin è seriamente a rischio estinzione mentre altre specie come la volpe di Sechura si trovano minacciate dall'attività umana; la volpe delle Falkland, invece, è ormai estinta: l'ultimo esemplare venne abbattuto nel 1876.

La gestione e la conservazione delle volpi ruotano attorno a tre principali questioni: la caccia per hobby, la caccia per le pellicce e il controllo della rabbia. Negli anni settanta è tornato di moda l'uso di pellicce di volpe nel settore dell'abbigliamento di lusso e di conseguenza è aumentato il numero di volpi cacciate. di impedimento che di vantaggio. Il loro comportamento sociale è stato pertanto ritenuto contrapposto a quello dei canidi che cacciano in branco, come i lupi o i cani.

Con le moderne tecniche di studio, che si avvalgono dei radiocollari e delle attrezzature per la visione notturna, è divenuto chiaro che la società delle volpi è invece complessa. In alcune zone esse sono monogame, in altre, come accade per la volpe rossa e quella polare, possono vivere in gruppi composti solitamente da un maschio adulto e da parecchie femmine. Il gruppo più numeroso di volpi polari sin qui osservato è di 3 individui, mentre è di 6 per la volpe rossa.

Non vi sono prove di una immigrazione di femmine in tali gruppi, e pertanto i membri femminili sono probabilmente imparentati fra loro, mentre tutti i discendenti maschi emigrano. Le distanze entro le quali si disperdono variano secondo gli ambienti: ne sono state registrate di superiori a 200 km, con i maschi che si allontanano più delle femmine.

Territorio[modifica | modifica sorgente]

Una volpe americana

Le volpi di ogni gruppo possono cacciare perlopiù in zone differenti del loro territorio, e il maschio dominante monopolizza la zona migliore. L'area del territorio delle volpi rosse può variare da 10 a 2000 e più ettari, quella delle volpi polari fra 860 e 6000 ettari; non c'è collegamento fra area del territorio e dimensioni del gruppo.

Feci e urine sono abbandonate su punti di riferimento opportuni, come i ciuffi d'erba; questi segnali olfattivi sono distribuiti per tutto il territorio, ma in particolare nei luoghi più visitati dalle volpi stesse. Gli animali dominanti emettono urina più di quanto facciano i subordinati, e ogni individuo è in grado di distinguere le proprie urine da quelle di estranei. Le volpi possiedono un paio di ghiandole anali su ciascun lato dell'ano; le loro secrezioni possono essere emesse spontaneamente o con le feci. Inoltre sono dotate di una ghiandola cutanea lunga 2 cm sulla superficie dorsale della coda, in prossimità della sua base. Questa «ghiandola supracaudale» o ghiandola viola è coperta di setole e appare come una macchia scura sulla coda di tutte le vere volpi; altre ghiandole sono inoltre presenti fra le dita.

Conservazione[modifica | modifica sorgente]

Una volpe della Patagonia

A dispetto della loro leggendaria astuzia, anche tra le volpi vi sono specie minacciate. La volpe di Darwin è seriamente a rischio estinzione mentre altre specie come la volpe di Sechura si trovano minacciate dall'attività umana; la volpe delle Falkland, invece, è ormai estinta: l'ultimo esemplare venne abbattuto nel 1876.

La gestione e la conservazione delle volpi ruotano attorno a tre principali questioni: la caccia per hobby, la caccia per le pellicce e il controllo della rabbia. Negli anni settanta è tornato di moda l'uso di pellicce di volpe nel settore dell'abbigliamento di lusso e di conseguenza è aumentato il numero di volpi cacciate