Cadmio
Il Cadmio è un elemento chimico con numero atomico 48 e simbolo Cd. Il nome deriva dal latino “cadmia” e dal greco “kadmeia” e significa scaglia di laminazione.
Cadmio | |
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Dati fisico/chimici | |
Numero atomico | 48 |
Simbolo | Cd |
Temperatura di fusione | 321 °C |
Temperatura di ebollizione | 766 °C |
Anno della scoperta | 1817 |
Scopritore | Friedrich Stromeyer |
Caratteristiche fisiche[modifica | modifica sorgente]
- Si presenta alla vista di colore bianco-argenteo con sfumature azzurre, è lucente
- È un metallo particolarmente “morbido” si riesce a tagliare con un coltello
- Ha una densità di 8650 kg/m3
- Si presenta allo stato solido in natura
- Ha una temperatura di fusione di 321 °C e una di ebollizione di 727 °C
Dove si trova in natura[modifica | modifica sorgente]
Il cadmio puro non si trova facilmente in natura, ma si ottiene come derivato dall’estrazione mineraria dello zinco, del piombo e del rame.
Storia[modifica | modifica sorgente]
Venne scoperto in Germania nel 1817 da Fredrich Stromeyer insieme ad un carbonato di zinco, venne notato perché scaturì una particolare reazione a seguito del riscaldamento dello zinco
Usi[modifica | modifica sorgente]
E' usato insieme ad altri metalli per formare leghe, in particolare per la saldatura, e per trasportare la corrente elettrica. Forma leghe particolarmente resistenti.
È impiegato nelle centrali nucleari per controllare le reazioni dell’uranio e se aggiunto in piccole quantità all'oro gli conferisce una lucentezza particolare.
Sicurezza[modifica | modifica sorgente]
E' una sostanza tossica, cancerogena e dannosa per l’ambiente. Se inalato in concentrazioni ridotte, porta a febbre continua (febbre da fonderia), in concentrazioni maggiori a edema polmonare.
Note[modifica | modifica sorgente]
Bibliografia[modifica | modifica sorgente]
Hans Breuer, Atlante di Chimica, Munchen, Hoepli, 1996, ISBN 88-203-1971-3Atlante di chimica, Hoepli, 1992
Vedi anche[modifica | modifica sorgente]
Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]