Eros

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Eros (ἔρως), nella religione greca, è il dio dell'amore e del desiderio, in latino viene chiamato Cupido. ἔρως significa desiderio e deriva da ἔραμαι che significa "per desiderare, amare". Eros appare in due modi diversi:

Da bambino bendato e da adulto maschio che viene accompagnato da delfini, flauti, galli, rose, torce e la sua lira. Il potere di Eros è quello di far innamorare i mortali e gli dei trafiggendo il loro cuore con il suo arco e le sue frecce.

EROS.jpg

genealogia[modifica | modifica sorgente]

Eros è figlio delle divinità Afrodite e Ares, e fratello di Anteros, Imero, Deimos e Fobos.

storia mitica[modifica | modifica sorgente]

Nel mito di Eros, Platone, si parla della sua nascita.

Il giorno in cui nacque Afrodite, gli dei si trovano ad un banchetto dove era presente anche Pòros. Dopo che ebbero pranzato, come accade ad ogni festa, venne a chiedere l’elemosina Penìa che stava vicino alla porta. Pòros, ubriaco di nettare, entrato nel giardino di Zeus, venne colto da un sonno profondo. Allora Penìa, cercando di avere un figlio da Pòros, gli si sdraiò accanto e concepì Eros.

Figlio di Pòros e di Penìa, Eros possiedie le caratteristiche sia di sua madre che di suo padre. Non può vantare la natura perfetta del padre perché pur essendo desiderose delle cose buone e belle dell’eredità paterna, vive in una condizione di privazione dell’eredità materna.

rappresentazioni artistiche[modifica | modifica sorgente]

The Victory of Eros MET VR 39.184.19 Ptg. Ret.jpg

note[modifica | modifica sorgente]

bibliografia[modifica | modifica sorgente]

Wikipedia e per il mito Pensierorealtà.

collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]